Venerdì 22 novembre, presso l’Aula Magna dell’Università Telematica Giustino Fortunato, si è tenuta la X Giornata di Studi beneventana, promossa dalle cattedre di Diritto ecclesiastico e Diritto canonico dirette dal Prof. Paolo Palumbo.
Il tema della giornata è stato “L’Accordo di Villa Madama (1984-2024): tradizione e prospettive nella stagione concordataria”. L’evento si è proposto di analizzare l’evoluzione dei rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica negli ultimi quarant’anni, approfondendo anche le sfide legate alla libertà religiosa in un contesto più ampio.
Dopo i saluti istituzionali del Prof. Giuseppe Acocella, Magnifico Rettore dell’Università Giustino Fortunato, i lavori sono stati introdotti dalla Prof.ssa Maria D’Arienzo, Ordinario di Diritto ecclesiastico e canonico nell’Università Federico II di Napoli e Presidente nazionale ADEC.
“Abbiamo consolidato nell’Università Giustino Fortunato questa giornata canonistica che è giunta alla X edizione e siamo diventati un punto di riferimento in questo ambito, grazie al grande impegno del Prof. Paolo Palumbo – docente di Diritto ecclesiastico e canonico dell’Unifortunato- ha dichiarato Giuseppe Acocella, Magnifico Rettore dell’Università Giustino Fortunato – una giornata di grande riflessione che ha visto protagonisti professori di diritto canonico di tutte le Università italiane. Il tema della giornata è stato l’accordo di Villa Madama, 40 anni dopo, un paradigma dei patti di risoluzione tra Stato e Chiesa.”
S.Em. Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita emerito di Napoli e Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha sottolineato: “Ringrazio innanzitutto il Magnifico Rettore e il Prof. Paolo Palumbo dell’Università Giustino Fortunato per aver organizzato un incontro di grande attualità ed efficacia, volto a fare il punto su una situazione che, negli ultimi tempi, ha conosciuto un’importante evoluzione, acquisendo una dimensione sempre più ampia. Questo processo, in particolare a partire dal Concilio Vaticano II, si è sviluppato attraverso il dialogo tra le parti e la comune volontà di perseguire obiettivi condivisi tra lo Stato e la Chiesa”.
“Abbiamo commemorato i quarant’anni dall’Accordo di Villa Madama. Il mio intervento si è focalizzato sui rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose diverse da quella cattolica. Questi due ambiti non possono essere considerati distinti e separati, poiché sono strettamente intrecciati – ha evidenziato la Prof.ssa Geraldina Boni, Ordinario di Diritto ecclesiastico e canonico nell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Presidente della Commissione per le intese con le confessioni religiose e per la libertà religiosa : Ho presentato a colleghi e studenti il lavoro svolto quest’anno, che ha portato all’avvio di numerose pratiche. Già il 27 settembre di quest’anno, il Sottosegretario di Stato ha firmato due modifiche alle intese, e siamo vicini alla conclusione di altre procedure. In un contesto di crescente pluralismo confessionale e culturale in Italia, è fondamentale essere pronti a rispondere alle esigenze delle diverse confessioni religiose.”
La Prof.ssa Maria D’Arienzo, Ordinario di Diritto ecclesiastico e canonico nell’Università Federico II di Napoli e Presidente nazionale ADEC ha osservato: “La giornata si è rivelata particolarmente interessante, offrendo l’occasione di discutere gli effetti dello strumento concordatario a quarant’anni dalla sua revisione nel 1984. È stato un momento di approfondimento e riflessione per comprendere come tale strumento si sia evoluto nel tempo, non solo all’interno dell’ordinamento italiano, ma anche come mezzo attraverso cui la Santa Sede gestisce i rapporti con diverse realtà giuridiche. Si è inoltre analizzata l’evoluzione delle dinamiche concordatarie e il principio di leale collaborazione, che rappresenta il fondamento di ogni forma di bilateralità tra Stato e confessioni religiose”.
La X Giornata di Studi beneventana si è conclusa con grande partecipazione e un intenso dibattito che ha coinvolto accademici, studenti e rappresentanti istituzionali. Gli interventi hanno messo in luce la complessità e l’importanza del rapporto tra lo Stato e le confessioni religiose, evidenziando come l’Accordo di Villa Madama, a quarant’anni dalla sua revisione, rappresenti ancora oggi un modello di riferimento per la gestione delle relazioni tra le istituzioni civili e religiose.
La riflessione sul principio di leale collaborazione e sulle sfide poste dal pluralismo confessionale ha offerto spunti significativi per il futuro, indicando la necessità di un dialogo sempre più inclusivo e costruttivo. L’incontro si è confermato un appuntamento imprescindibile per il dibattito giuridico e istituzionale, rafforzando il ruolo dell’Università Giustino Fortunato come centro di eccellenza nello studio del diritto ecclesiastico e canonico.
L’appuntamento con la prossima edizione della Giornata di Studi è già atteso con entusiasmo, a conferma dell’importanza di questi momenti di confronto per la crescita culturale e accademica del Paese.