È stato pubblicato in questi giorni il volume “Pluralismo confessionale e dinamiche interculturali. Le best practices per una società inclusiva” (Editoriale scientifica, 2023) curato dal Prof. Paolo Palumbo dell’Università Giustino Fortunato e dal Prof. Antonio Fuccillo dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
Il volume di circa 1300 pagine raccoglie i risultati di una ricerca biennale finanziata dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”. Il gruppo di ricerca è stato formato da Antonio Fuccillo (supervisore scientifico), Paolo Palumbo (coordinatore), Raffaele Santoro, Antonio Foderaro, Ludovica Decimo, Jesús Caldera Ynfante, Francesco Sorvillo, Alberto Mascena, Federico Gravino e Antonella Losanno. Il volume raccoglie anche i contributi scientifici di studiosi ed esperti che hanno partecipato alle attività collegate alla ricerca (seminari, convegni, call for papers, giornate di studi).
Il volume sarà presentato a Roma il prossimo 22 maggio presso la Pontificia Università Urbaniana (Stato della Città del Vaticano) alla presenza di S.E. Mons. Mariano Crociata – Presidente delle Conferenze episcopali dei Vescovi europei, e del Prefetto Fabrizio Gallo della Direzione centrale degli Affari dei Culti del Ministero dell’Interno.
Il volume presenta – come scrive nella prefazione il Prof. Giuseppe Acocella – un affresco imponente dei temi che riguardano il pluralismo confessionale, tanto ricco e variegato nelle molteplici piste di ricerca e di documentazione prodotta. Il delicatissimo (ed insidioso) tema del pluralismo confessionale rivela come il principio della convivenza tra pratiche religiose diverse possa tramutarsi nella rischiosa affermazione di regole o costumi talvolta intollerabili gli uni verso gli altri in ragione delle differenti concezioni etniche, religiose, tradizionali. Nei confronti di questo rischio (latente o espresso) l’equilibrio finisce per essere assicurato soltanto dall’obbligo giuridico comune.
La ricerca ripropone temi assai sensibili come quelli riguardanti nodi di carattere etico sulla cura e sul fine vita e sui temi della tutela dei soggetti deboli, o ancora il denso filone dei problemi legati all’esercizio del culto o dell’insegnamento della religione, o sul radicalismo religioso e sulle questioni legate alla detenzione in carcere, soffermandosi sulle best practices.
Un rilevante e pregevole gruppo di indagini è dedicato ai matrimoni, in specie quelli interculturali. Si tratta di un orizzonte vasto ed impegnativo destinato a ricomporre un quadro d’insieme complesso e degno di attenzione, come sulla finanza islamica o su fede religiosa ed etica del capitalismo e sulle migrazioni. I saggi e le indagini dedicati alle asperità che presenta ogni tentativo di analisi del pluralismo religioso (ma più direttamente dei problemi di regolazione che esso presenta) affrontano esplicitamente il tema spinoso della libertà religiosa e del pluralismo confessionale o culturale.
Il volume ci aiuta a comprendere le trasformazioni ma anche le insidie che il nostro tempo cela.