Legalità e devianza giovanile… ai tempi supplementari: questo il tema del convegno che che è stato organizzato da Spazio@perto APS e Università Giustino Fortunato, presso l’Auditorium del Seminario Arcivescovile di Benevento. Numerosi esperti si sono alternati per trattare la tematica sotto l’aspetto giuridico, psicologico ed educativo.
“La legalità – ha rilevato il prof. Giuseppe Acocella, rettore dell’Unifortunato – va al di là dell’osservanza formale delle leggi, vuol dire comprensione, condivisione, perseguimento e osservanza dell’insieme di regole che ad ogni livello, ad ogni manifestazione della vita di relazione ispira l’agire quotidiano, anche e soprattutto nelle piccole cose”. Il rettore nel suo intervento si è soffermato in particolare sulla natura della devianza giovanile nelle aree meridionali.
Fra i relatori intervenuti, anche il prof. Raffaele De Luca Picione, associato di Psicologia dinamica presso l’Unifortunato che ha presentato un lavoro dal titolo “Tessere il legame intergenerazionale per sognare il futuro, il contributo della psicanalisi allo sviluppo della società “. Il lavoro, ha spiegato De Luca Picione, “tratta di come la psicanalisi abbia messo sin da subito in luce che la psiche si sviluppa sempre in un campo sociale e culturale all’interno di un terreno di scambi intersoggettivi, processo questo messo in luce anche dai recenti sviluppi delle neuroscienze. Questo implica che deve essere preso in considerazione il carattere psicosociale della devianza e la forma storica che esso assume”. La nostra contemporaneità, ha aggiunto, “si presenta infatti come uno scenario antropologico caratterizzato da incertezza, senso del pericolo, costante condizione di emergenza, crisi dei riferimenti ‘metapsichici e metasociali’”. Nello spazio delle relazioni sociali, ha concluso, “vengono messe in atto forme difensive e reattive di nemicalità, impulsività, forme di odio e di aggressività e ritiro sociale. E’ necessario che le istituzioni riprendano la loro funzione di sviluppo, garanzia, e promozione dei legami umani”.
La prof.ssa Elvira Martini, Associato di Sociologia presso l’Unifortunato si è soffermata invece sulla devianza e i meccanismi di affiliazione gruppale, con un particolare focus sulle gang giovanili. “Quello delle gang giovanili – ha detto Martini – è un fenomeno dai contorni molto sfuggenti che merita particolare attenzione in termini di definizione, di narrazione e di relazione con il contesto. L’approccio all’analisi dei comportamenti devianti di giovani e adolescenti non può essere solo quello criminalizzante e stigmatizzante; è necessaria una prospettiva più aperta e accogliente della complessità, che sappia interrogarsi su ciò che l’affiliarsi a un gruppo offre in termini di risorse e opportunità di sopravvivenza e di realizzazione, al fine di comprendere bene e meglio quali sono le possibili alternative da costruire con e per loro”.
All’evento, coordinato dal prof. Roberto Ghiaccio, docente di Neuropsichiatria infantile presso l’Unifortunato, hanno partecipato fra gli altri la prof.ssa Annarita Del Donno, presidente Associazione Spazio@perto, il prof. Paolo Palumbo, Delegato alle attività di orientamento, placement e public engagement dell’Università Giustino Fortunato, Maria de Luzenberger Milnernsheim, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, Ugo Morelli, Scienziato cognitivo, la prof. ssa Eugenia Carfora, dirigente Istituto Superiore “F. Morano” di Caivano, il prof. Pasquale Incoronato, associato di Teologia pastorale – PFTIM Sez. San Tommaso Presidente Associazione “La locanda di Emmaus”.