Dal 2010, Augusto Fantozzi, è il rettore dell’Università Telematica Giustino Fortunato. E da allora, di passi in avanti sono stati fatti tanti.
La parola d’ordine è «la qualità». «Per me – spiega Fantozzi – è determinate la scelta dei professori. Ho puntato su persone che si impe- gnassero, che stessero qui, che facessero le lezioni e avessero piacere di insegnare. Tutto ciò si traduce in qualità dei servizi. Naturalmente, l’Università privata privilegia questi ultimi e, dunque, gli studen- ti che magari in quella pubblica, anche vicina, non vedono una pre- senza, una assistenza o una consulenza al loro studio, vengono qui e trovano tutto ciò».
E questa filosofia, ha già cominciato a dare i suoi primi buoni risultati.
L’Ateneo di via Delcogliano, sorto nel 2006, oggi può contare su due poli, uno a Roma e l’altro a Milano, e su una serie di centri di orientamento dislocati sul territorio nazionale.
I numeri parlano chiaro: nell’ultimo triennio le iscrizioni hanno avuto un incremento del 34%. Non solo. «Il dato interessante – prosegue il numero uno dell’Università – è che il 75% degli iscritti ha al massimo 35 anni e si è allargata molto anche la forbice degli studenti che hanno tra i 18 e i 25 anni».
Vale a dire, dunque, che all’Università telematica, «non si iscrivono più solo le persone adulte, ma essa viene presa in considerazione anche da giovani appena diplomati. Forse per la tipologia dell’impegno allo studio che offre: consente, infatti, di studiare anche nei ritagli di tempo e di avere un continuo scambio telematico con il docente».
La parte del leone, la fa la Facoltà di Giurisprudenza, «ben dotata di studenti e professori», che offre corsi di laurea magistrale; segue quello, sempre magistrale, di economia aziendale, cui si associano i corsi triennali di operatore giuridico d’impresa e scienze e tecnologie del traffico aereo. «Quest’ultimo – ci tiene a precisare il rettore Fantozzi – non è un corso di ingegneria aeronautica, che esiste nella Federico II di Napoli, ma si prefigge come obiettivo quello di rivestire di contenuto scientifico e teorico ciò che è il lavoro pratico che tanti fanno.
L’idea di istituire questo corso non è certo nata all’improvviso – specifica – abbiamo consultato l’Enac, le linee aree, le società di gestone aeroportuali ed effettuato finanche una indagine sull’utenza presente sul territorio». Gli iscritti sono una trentina, ma «i numeri non sono sconvolgenti in negativo perché – fa notare Fantozzi – anche in altre Università ci sono corsi con pochi studenti». Fin qui il presente.
Dal prossimo anno potrebbero arrivare anche corsi di materie magistrali che, al momento, mancano. Una Università, quella telematica, che fino ad oggi risponde a pieno alle tre missioni che si è prefissata in avvio delle attività: una didattica «basata sul- la qualità», la ricerca «per andare sempre avanti», e trasferire le proprie competenze sul territorio «at- traverso una serie di iniziative con soggetti del mondo dell’imprendi- toria, in particolare sociale e culturale.
Tra i progetti messi in atto, quello del 1900° anniversario della conclusione dei lavori di edificazione dell’Arco di Traiano, monumento simbolo della nostra città, in collaborazione con altri cinque atenei italiani: Federico II, Suor Orsola Benincasa e Luigi Vanvitelli di Napoli, più gli atenei di Ferrara e Lecce. Una attenzione particolare, infine, viene data all’internazionalizzazione e al placement, ovvero all’accompagnamento degli studenti, al mondo del lavoro.
IL MATTINO del 13 Luglio 2017 – Marisa Del Monaco
coordinamento a cura del dott. Alfredo Salzano – Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione Unifortunato